Conoscere la plastica: scopriamo come usarla meglio e come riciclarla


Partiamo dalla base: la plastica è davvero il demonio?
E’ buona norma (e buon senso) conoscere a fondo un argomento per poter formulare giudizi che siano realmente fondati. Quindi per rispondere alla domanda proviamo ad analizzare insieme la questione per capirci qualcosa. Come? Andiamo a conoscere la plastica meglio da vicino.

Conoscere la plastica: i diversi tipi

I materiali plastici si differenziano tra loro per proprietà di utilizzo e smaltimento. Per capirci qualcosa in più tra i diversi tipi di plastica, ti rimandiamo al precedente articolo, dove ti elenchiamo le principali sigle che indicano le varie tipologie di plastica.

Riciclare la plastica

Come possiamo capire se un oggetto in plastica è riciclabile o meno?
Cosa fondamentale è la presenza del simbolo triangolare sugli imballaggi di plastica. Composto da 3 frecce che si inseguono, questo simbolo indica la possibilità del materiale di essere riciclato ed è tipico degli imballaggi in plastica, con un numero o una sigla riferita al materiale impiegato. La presenza di questo simbolo facilita la raccolta differenziata ed il riciclaggio; il numero o le lettere indicano invece la natura del materiale. Nello specifico le tipologie di plastica riciclabile sono: PET, HDPE, PVC, LDPE, PP (polipropilene), PS (polistirene). Dal 1 maggio 2012 i bicchieri e piatti di plastica usa-e-getta possono essere anch’essi riciclati come plastica e non più buttati nella raccolta indifferenziata. (fonte Corepla)
La plastica che inquina

Ma attenzione! Solo i materiali da imballaggio possono essere differenziati e tra questi, gli imballaggi alimentari. Questo perché i produttori di imballaggi pagano il Contributo Ambientale Conai, grazie al quale i Consorzi Nazionali per il Recupero dei materiali possono sostenere le spese per il riciclo e riconoscere i corrispettivi ai comuni in base alla quantità e alla qualità del materiale differenziato. Gli oggetti in plastica non differenziabili vanno invece gettati nel secco residuo/indifferenziato o portati nell’ecocentro più vicino.

Come ridurre la plastica

Ridurre il consumo di plastica laddove non necessario è un dovere morale di ciascuno di noi. E’ evidente anche come la plastica ha portato in alcuni casi diversi benefici, si pensi al campo medico e a quello alimentare ad esempio. I materiali plastici (quelli giusti) riducono infatti gli sprechi di alimenti e risorse, garantiscono sicurezza e igiene, allungano i tempi di conservazione, consentono risparmi sui costi di trasporto e sulle risorse. Bisogna creare consapevolezza ed educare ad usare la plastica nel modo più corretto, nel rispetto dell’ambiente, con ragionevolezza, chiedendosi in primis qual è l’impatto sull’ecosistema. Bisogna diffondere una cultura del non spreco, della conoscenza dei materiali che utilizziamo ogni giorno. Essere consapevoli è la chiave per regalare ai nostri figli un futuro migliore.

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